Istituzione a livello nazionale di un difensore civico dei diritti dell’infanzia in Svizzera: documento di riferimento
La CFIG è favorevole all’istituzione a livello nazionale di un difensore civico dei diritti dell’infanzia in Svizzera. In questo documento di riferimento, redatto nel 2020, fornisce una panoramica dei servizi e delle prestazioni esistenti in Svizzera e presenta proposte per colmare le lacune esistenti. Il documento inoltre descrive i compiti e le condizioni quadro per un difensore civico dei diritti dell’infanzia e propone possibili modelli per la Svizzera.
Importanti lacune nell’attuazione dei diritti dell’infanzia
In Svizzera, i minori possono beneficiare di un’offerta variegata di servizi di informazione, consulenza e accompagnamento per far valere i loro diritti. Tuttavia, le prestazioni esistenti variano a seconda del Cantone o della regione e non sono sufficienti a coprire tutti gli ambiti in questione. Per esempio non esistono servizi di mediazione in materia di diritto civile o penale, protezione dei minori, questioni familiari, diritto di curatela, diritto degli stranieri, ambito scolastico, salute ecc. E sebbene in dieci Cantoni sia stata predisposta un’offerta di mediazione, questa è difficilmente accessibile ai minori e spesso poco conosciuta tra le cerchie interessate.
Ne risultano importanti lacune nell’attuazione dei diritti dell’infanzia, in particolare per quanto concerne il rispetto dell’interesse superiore del fanciullo e l’effettiva considerazione dei bisogni particolari dei minori e del loro diritto di essere ascoltati in ogni procedura giudiziaria, amministrativa o di altro tipo che li concerne.
La Svizzera non adempie le raccomandazioni internazionali
Questa situazione implica che la Svizzera non soddisfa i Principi di Parigi su cui si fondano le istituzioni nazionali in materia di diritti umani, che non adempie le raccomandazioni rivoltele in tal senso dal Comitato ONU per i diritti del fanciullo e che i meccanismi di monitoraggio e di comunicazione previsti dal 3° Protocollo facoltativo alla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (CRC) non possono entrare in funzione, dato che manca un organo che permetta di applicarli.
L’istituzione di un difensore civico dei diritti dell’infanzia è stata oggetto di diverse iniziative che chiedevano la creazione di una struttura indipendente e facilmente accessibile ai minori,
- incaricata di informare e consigliare i minori sui loro diritti in modo da garantire loro l’accesso alla giustizia e lo scambio con le autorità amministrative e giudiziarie,
- autorizzata a rivolgersi al Comitato ONU per i diritti del fanciullo una volta esauriti i rimedi giuridici a livello nazionale in caso di violazione di tali diritti,
- legittimata a esaminare la legislazione e a formulare raccomandazioni e
- finanziata dalla Confederazione per garantirne l’autonomia.
Ad oggi nessuno di questi tentativi ha avuto buon esito.
Istituire un difensore civico dei diritti dell’infanzia per colmare le lacune esistenti
La CFIG ritiene che l’istituzione di un difensore civico dei diritti dell’infanzia a livello federale apporterebbe un valore aggiunto che permetterebbe sia di colmare le lacune sopra esposte sia di assicurare l’indispensabile coerenza nell’intervento a livello nazionale e internazionale. Il modello da essa proposto, adattato al sistema federalista, prevede un difensore civico che fungerebbe da centro di competenza specializzato, servizio di mediazione, organo per la valutazione della situazione dei diritti dell’infanzia in tutta la Svizzera, organo autorizzato a formulare raccomandazioni all’attenzione degli enti statali interessati e a rivolgersi al Comitato ONU per i diritti del fanciullo. Dotato di antenne nelle varie regioni linguistiche, tale difensore civico permetterebbe di mettere in rete i servizi esistenti.
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