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Povertà Famiglia Migrazione

Iniziativa parlamentare. La povertà non è un reato.

La dipendenza dall’aiuto sociale senza propria colpa non deve portare alla perdita del permesso di dimora. Per raggiungere questo obiettivo, la CFIG ritiene che il testo proposto per la modifica di legge debba essere adeguato.

La CFIG sostiene la volontà di precisare la legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) in modo tale che gli stranieri diventati dipendenti dall’aiuto sociale senza colpa propria non debbano temere di perdere il permesso di dimora o di domicilio.

In Svizzera, i bambini e gli adolescenti rappresentano circa un terzo dei beneficiari dell’aiuto sociale. L’aiuto sociale è di fondamentale importanza per il loro benessere. Per i minori, la povertà si traduce in svantaggi materiali, esclusione sociale, conseguenze sulla salute e minori opportunità educative, spesso con effetti che si protraggono fino all’età adulta.

La Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (CRC) garantisce a tutti i minori il diritto alla sicurezza sociale e a uno standard di vita adeguato (art. 26 e 27). L’attuale situazione giuridica rischia di mettere a repentaglio tali diritti, in quanto può indurre le famiglie a rinunciare all’aiuto sociale per paura di perdere lo statuto di dimora.

La Commissione ritiene che la formulazione originale dell’iniziativa parlamentare («intenzionalmente causato») dovrebbe essere utilizzata al posto di «per propria colpa». Ciò significherebbe che un’espulsione può essere effettuata soltanto se è dimostrato l’abuso.