Posizione della CFIG sull’educazione alla cittadinanza dei bambini e dei giovani

Affinché i bambini e i giovani possano partecipare sempre più attivamente alla vita politica e sociale, occorre destare il loro interesse sin dall’età scolastica. L’educazione alla cittadinanza va pertanto maggiormente integrata nella formazione e nella formazione continua degli insegnanti. Occorre inoltre potenziare l’offerta di educazione non formale, per esempio nelle organizzazioni giovanili, e agevolarne l’accesso in particolare nelle regioni rurali. A tal fine è necessario che il finanziamento sia garantito. Queste sono alcune delle richieste formulate dalla Commissione federale per l’infanzia e la gioventù nella sua recente posizione sul rafforzamento dell’educazione alla cittadinanza.

Il nostro sistema politico e la società hanno bisogno di una popolazione che s’impegni e partecipi. L’obiettivo primario dell’educazione alla cittadinanza è fornire ai bambini e ai giovani gli strumenti necessari per acquisire informazioni e farsi una propria opinione, in modo da poter esercitare i propri diritti democratici e integrarsi a livello sociale e politico.

L’educazione alla cittadinanza è una colonna portante della democrazia

La Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) è convinta che il funzionamento a lungo termine della democrazia svizzera dipenda dall’educazione alla cittadinanza dei bambini e dei giovani.

La conoscenza del sistema politico svizzero e il possesso delle competenze necessarie e di valori come la tolleranza, il rispetto, l’apertura al compromesso, la capacità di gestire i conflitti e quella di giungere a un consenso nonché il dibattito pluralistico possono rafforzare l’impegno sociale. Questo impegno contribuisce a sua volta all’educazione alla cittadinanza, instaurando una dinamica positiva per la quale destare interesse è un aspetto fondamentale. L’interesse per un determinato tema è infatti un importante incentivo, soprattutto tra i bambini e i giovani, a prendere parte alla vita politica. Il legame con la loro realtà quotidiana è dunque cruciale per l’educazione alla cittadinanza.

Educazione formale: armonizzare i contenuti didattici e rafforzare gli insegnanti

Oggi i piani di studio delle tre regioni linguistiche della Svizzera costituiscono una buona base per un insegnamento efficace dell’educazione alla cittadinanza nelle scuole. Secondo uno studio condotto dalla CFIG nel 2022, i giovani vorrebbero tuttavia che iniziasse prima e fosse retto da principi uniformi a livello nazionale. Nel contesto dell’educazione alla cittadinanza gli insegnanti svolgono un ruolo importante, un aspetto di cui va tenuto conto. La CFIG ritiene dunque che sia necessario potenziare in particolare la formazione e la formazione continua degli insegnanti in materia.

Educazione non formale: agevolare l’accesso e garantire il finanziamento

L’offerta di educazione non formale, come quella fornita nelle organizzazioni giovanili, nei parlamenti dei giovani o nei ritrovi giovanili, assume già oggi un ruolo fondamentale nel settore dell’educazione alla cittadinanza. Molte attività extrascolastiche destinate ai bambini e ai giovani costituiscono un pilastro importante in questo ambito. Occorre tuttavia agevolare la partecipazione. Ciò significa da un lato identificare gli ostacoli nelle singole attività e, per quanto possibile, migliorarne l’accessibilità e, dall’altro, creare proposte adeguate nelle regioni rurali e periferiche. A tal fine è indispensabile che il finanziamento delle proposte e attività sia garantito.

Riconoscere le molteplici forme d’impegno esistenti

L’impegno volontario riveste grande importanza sociale e rafforza l’educazione alla cittadinanza in modo duraturo. La CFIG ritiene pertanto essenziale riconoscere e sostenere le molteplici forme d’impegno politico e civile dei bambini e dei giovani per rafforzare a lungo termine il coinvolgimento attivo dei giovani adulti.

 

Informazioni:           Segreteria della CFIG, ekkj-cfej(at)bsv.admin.ch, tel. 058 485 64 24

 

Nella legislatura in corso, la CFIG si concentra sul tema della partecipazione politica dei bambini e dei giovani. Oltre ad aver elaborato uno studio concernente le forme di partecipazione politica e la motivazione dei giovani a impegnarsi e raccomandazioni per rafforzare la partecipazione politica, si è anche espressa a più riprese sulla questione del diritto di voto a 16 anni. L’ultima posizione pubblicata va a completare questi lavori.

Tutti i documenti della Commissione sul tema «Partecipazione politica ed educazione alla cittadinanza» sono disponibili sul suo sito Internet alla rubrica Temi > Partecipazione politica ed educazione civica.

I pareri espressi sul diritto di voto a 16 anni sono disponibili alle rubriche Pubblicazioni > Posizioni / Pareri / 3 minuti per i giovani.

 

Link: 

Rapporto di ricerca Politische Partizipationsformen und Motivation von Jugendlichen sich zu engagieren (2022; rapporto n. 15/22) https://www.bsv.admin.ch/bsv/it/home/pubblicazioni-e-servizi/forschung/forschungspublikationen.exturl.html?lang=it&lnr=15/22#pubdb (in tedesco, con riassunto in italiano)